IL PROGETTISTA
Il progettista è spesso considerato utile solo per sistemare, a posteriori, quanto già deciso da committente ed installatore che in molti casi adottano il risparmio economico, quale unico strumento di decisione. A tale proposito, è bene precisare che il progettista deve assumere il ruolo di garante nella realizzazione dell’impianto elettrico puntando sulla qualità e sulla sicurezza dell’opera, pertanto al fine di esercitare correttamente tale funzione impiegando esclusivamente “farina del proprio sacco”, è buona norma che rispetti le seguenti fasi:
- PROPOSTA AL COMMITTENTE
- RACCOLTA DEI DATI PRELIMINARI
- VALUTAZIONE DEGLI STRUMENTI DI LAVORO
- VALUTAZIONE DEL FABBISOGNO ELETTRICO E DELLA STRUTTURA DEL SISTEMA
- CALCOLO ELETTRICO
- DIMENSIONAMENTO DELL’IMPIANTO DI TERRA
- REDAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE DI PROGETTO
Lo scopo primario del progettista è quello di adottare soluzioni al fine di ridurre i costi rispettando norme, sicurezza e affidabilità dell’impianto, non quello di scegliere soluzioni complicate, costose e soprattutto sovradimensionate.
In poche parole un buon progetto deve essere il risultato di un giusto compromesso tra “criteri oggettivi”, cioè quando la scelta è operata dal progettista in base a determinate specifiche del committente e/o da particolari standard tecnologici e/o dalla normativa vigente; e “criteri soggettivi”, cioè quando la scelta è operata dal progettista a seguito delle caratteristiche personali che vuole conferire all’impianto valutando le possibili alternative di carattere tecnico, economico e di sicurezza, nonché la semplicità di esercizio.